MOSTRA DOCUMENTALE FOTOGRAFICA «...je sò lu mare e me te magne»
La mostra documentale fotografica è stata voluta dall’ Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto nell’ambito del cinquantesimo anniversario della tragedia del Rodi. La realizzazione è stata curata dalla Fondazione Libero Bizzarri e dall’ Archivio Storico comunale.
Il titolo <> è una citazione tratta dalla composizione fotografica creata da Alfredo Giammarini, alcuni anni fa, in memoria dell'affondamento del Rodi.
La mostra, composta da pannelli fotografici e documentali, vuole raccontare i momenti precedenti la tragedia e gli accadimenti immediatamente successivi.
La valorizzazione della storia locale è attività importante da tramandare e sostenere affinché anche i più giovani conoscano le lotte e le sofferenze che hanno portato alla crescita economica e sociale della nostra Città
Si ringraziano:
ALFREDO GIAMMARINI, PAOLA ROSETTI , GIUSEPPE VOLTATTORNI, ANTONIO FABIANI
Nella sala proiezioni sono visibili le riprese originali girate da Alfredo Giammarini, il quale documentò personalmente tutti gli avvenimenti che accaddero a San Benedetto del Tronto e a Ortona dal giorno del naufragio del Rodi in poi. Senza le sue preziose immagini non sarebbe stato possibile ricostruire i fatti in maniera così minuziosa.
Grazie al lavoro di Alfredo Giammarini è stato possibile realizzare il film documentario "Dirò del Rodi", di Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia, con la voce di Sebastiano Somma, prodotto dal Comune di San Benedetto del Tronto e dalla Fondazione Libero Bizzarri, che uscirà a breve e che sarà presto visibile all'interno di questa mostra.
Per questo ci teniamo espressamente a ringraziarlo e il suo ricordo sarà sempre con noi.
La versione originale di Giammarini consta di due bobine bianco e nero in 8 mm, della durata di circa 30 minuti ciascuna, ed è senza sonoro.
Egli solitamente, in occasione delle rarissime proiezioni pubbliche del filmato, accoppiava alle riprese un nastro magnetico audio con un suo commento.
Purtroppo quel nastro magnetico è andato perduto.
Grazie alle tecnologie attuali è stato possibile restaurare, scansionare e digitalizzare le pellicole “frame by frame” riportando i vecchi filmati al loro antico splendore.